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A brevissima distanza da “I’m dirty” se ne spunta questo “Living to Lose” e la line-up della band si trasforma in quella attuale grazie alla presenza di un bassista fisso. Così a Linus e Martin, ora entrambi impegnati alle lead guitars, si vengono ad aggiungere, in pianta stabile, Tobbe Sillman al basso (attualmente compagno di Linus nei The Dead) e l’ iper attivo Adde Mitroulis alla batteria (un personaggio che milita contemporaneamente in altre 4 bands: Birdflesh, Dethronement, Jigsore Terror e Balkongen Brister). Il suono dell’album ne risente in positivo e le 5 songs sprigionano una verve leggermente più grezza pure mantenendo i tratti caratteristici tracciati con il primo lavoro. La mia fav song è sicuramente “Drop dead”: semplice e diretta, adrenalinica nelle ripartente “a razzo”, inzuppata, a partire dal guitar work fino ad arrivare alle linee vocali, di azzeccate melodie care a Michael Monroe. I nostri riprendono ancora una song dei Kiss e questa volta tocca a “C’mon and love me” (da “Dressed to Kill” ’75) risplendere per l’esecuzione capace di mantenere intatte le caratteristiche originarie senza mai staccare il piede dall’acceleratore! Come dire “speed kills”…
Recensione Realizzata da Bruno Rossi. |
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